In casa Ferrari si prova a salvare il salvabile: Binotto, “Non c’è dubbio che siamo in mezzo alla tempesta. Non significa essere in crisi”.
Per Binotto la Ferrari non è in crisi. È nel mezzo di una tempesta ma non in crisi. Il dato di fatto è che la Rossa in occasione del GP del Belgio ha portato a casa l’ennesimo fine settimana negativo della stagione. Anzi, numeri alla mano riesce a fare anche un passo indietro in termini di piazzamento della coppia di piloti.
Piloti demoralizzati: in queste condizioni correre è complicato (se non addirittura frustrante)
E la situazione è così difficile che addirittura Leclerc ha perso il suo proverbiale ottimismo. La sensazione è che abbia perso anche la voglia di dannarsi. Con una monoposto come quella a disposizione nella maggior parte dei casi potrebbe non valere la pena e avere solo un effetto frustrante. Una volta ogni tanto, tantissimo, può scapparci un podio.
Non è tutto. In occasione del GP del Belgio non sono mancati anche sfoghi dei piloti contro il proprio muretto. Insomma, l’aria che si respira da quelle parti deve essere abbastanza pesante.
Binotto sul momento della Ferrari: “La parola crisi è sbagliata. Siamo in mezzo alla tempesta, non significa essere in crisi”
Insomma, con le Ferrari al tredicesimo e al quattordicesimo posto è quasi naturale e doveroso che i media e i tifosi parlino di crisi. La stagione è iniziata male e rischia addirittura di finire peggio, nella speranza che i lavori sulla monoposto dei futuro portino alla creazione di una vettura in grado di dominare.
Mattia Binotto, chiamato inevitabilmente a metterci la faccia, non è d’accordo sul fatto che la Ferrari sia in crisi. Preferisce parlare di tempesta e si sforza di guardare al futuro, nella speranza di vedere presto un raggio di sole o un porto sicuro dove rifugiarsi in attesa che passi la burrasca.
“La parola crisi secondo me è sbagliata, quello odierno è sicuramente un bruttissimo risultato, che si inserisce all’interno di una stagione comunque molto difficile. Dobbiamo stringere i denti, costruire per il futuro e non c’è dubbio che siamo in mezzo alla tempesta. Non significa essere in crisi“.
Binotto però non può non assumersi le responsabilità per il momento difficilissimo della Rossa: “La responsabilità me la prendo io per primo e tutti quanti, tutti i dipendenti di Maranello“.
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